Descrizione Pacchetto
Tour guidato della Cantina e degustazione di n. 4 vini:
- Dogliani Docg/Dogliani Superiore Tecc Docg, annata più recente
- Langhe Doc Nebbiolo/Langhe Doc Barbera, annata più recente
- Barolo Docg Terlo Vigna Costa Grimaldi, annata storica
- Langhe Doc Luigi Einaudi, annata più recente
In aggiunta piatto misto della tradizione piemontese:
- battuta di fassona
- insalata russa con tonno
- vitello tonnato
Storia della Cantina
"Si racconta che Luigi Einaudi non mancò mai una vendemmia, anche nei lunghi anni che trascorse a Roma, come governatore della Banca d’Italia, Ministro e Presidente. Dopo di lui, si occupò dell’azienda il secondogenito Roberto, nato proprio a Dogliani, nella Cascina di San Giacomo. Negli anni del Liceo, a Torino, entrò in contatto con importanti figure dell’epoca – Pavese, Bobbio, Mila – che segnarono profondamente la sua crescita. Ingegnere meccanico, avviò una promettente carriera nella siderurgia e fu tra i fondatori, con Agostino Rocca, del gruppo Techint. Ma il legame con Dogliani non si interruppe mai: dedicò alla sua amata terra impegno ed energia, fu sempre un riferimento per la famiglia e l’azienda, motore silenzioso del suo rinnovamento. Il nipote Matteo lo ricorda come un uomo eternamente ottimista, curioso e appassionato, fiducioso nell’uomo e nella sua capacità di realizzare ogni cosa. Alla fine degli anni 80 Paola, figlia di Roberto, lasciò Milano e la sua attività e si trasferì a Dogliani insieme a Giorgio Ruffo, compagno di una vita, per affiancare il padre nella gestione dei Poderi. Con tenacia, entusiasmo e importanti investimenti, rilanciò lo storico marchio, ottenne nuovi successi commerciali e migliorò la qualità dei propri vini, che con lei divennero estremamente eleganti, mantenendo la tipicità del territorio. Rafforzò le basi dell’Azienda e creò un ottimo gruppo di lavoro, ancora oggi il più grande patrimonio dei Poderi Luigi Einaudi. Amava la sua terra e la gente di paese ed ebbe un ruolo attivo nella Comunità di Dogliani. Secondo il figlio Matteo, Paola fu “colei che ha fatto più tesoro dei valori della famiglia, della campagna e della terra”."